venerdì, Aprile 26, 2024
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Punti Pivot: cosa sono, a cosa servono, come si calcolano

I punti pivot -o più comunemente detti pivot point trading– sono delle opzioni sfruttate dai trader per ottenere un’analisi tecnica. Sono dei veri e propri punti di riferimento all’interno del mercato, in quanto hanno la capacità di costruire potenziali fasce di prezzo utili per orientare il proprio trading quotidiano. Questa tecnica è molto utilizzata, ad esempio il pivot point Italia è frequentatissimo. Andiamo a vedere in modo più dettagliato cosa sono e come sfruttarli.

Cosa sono i Punti Pivot?

Per parlare dei Pivot Point, bisogna prendere in considerazione il punto di rotazione, ossia la variazione delle direzioni di mercato che avviene durante il trading. Una volta dentro è necessario monitorare i tradizionali indicatori di prezzo (apertura e chiusura, massimo o minimo). L’insieme di quei dati calcolati ottiene come risultato i punti pivot, che permettono di individuare i livelli di resistenza e del supporto del mercato. Questa tecnica rende il lavoro dei trader molto più semplice, in quanto è possibile ipotizzare le variazioni di prezzo tenendo semplicemente conto delle informazioni appartenenti al giorno precedente. Sono utilizzati sia nei punti trader tradizionali che nel trading CFD, operando allo stesso modo. Il significato di Pivot Point letterale è rotazione oppure perno.

Come calcolare i Punti Pivot

Il calcolo pivot point può essere effettuato grazie al calcolatore pivot online o a mano. Per farlo autonomamente, è importante distinguere i quattro tipi di pivot point: di supporto (2) e di resistenza (2). Grazie ad essi è possibile stabilire due posizioni:

  • POSIZIONE LONG: il prezzo infrange il punto pivot di resistenza e rimbalza su quello di supporto;
  • POSIZIONE SHORT: il prezzo infrange il punto pivot di supporto e rimbalza su quello di resistenza.

I dati essenziali per calcolare i pivot point sono rappresentati da delle lettere:

  • X: prezzo massimo;
  • Y: prezzo minimo;
  • Z: prezzo di chiusura;
  • K: medio.

Tramite questi dati è possibile effettuare il calcolo, le varie espressioni possibili sono:

  • PRIMO PIVOT POINT DI RESISTENZA: (2 x K) – Y
  • SECONDO PIVOT POINT DI RESISTENZA: K-(S1+R1)
  • PRIMO PIVOT POINT DI SUPPORTO: (2 x K) – X
  • SECONDO PIVOT POINT DI RESISTENZA: K-(R1-S1)
  • CALCOLO MEDIO: (X+Y+Z)/3

Una volta ottenuti i risultati è importante saperli interpretare. Se il prezzo dovesse arrivare ai punti di supporto o se dovesse superare i punti di resistenza, si parla di posizioni Long; se dovesse arrivare ai punti di resistenza o dovesse superare il supporto, si parla di posizioni Short. Se il prezzo dovesse rimbalzare o bucare i punti pivot, si potrà negoziare.

La strategia Pivot Point

Una delle strategie più utilizzate in questo contesto è la strategia Pivot trading Bull. Essa spiega che se la fascia di prezzo giornaliera dovesse essere superiore al pivot point, sta per avvenire un movimento rialzista ed è possibile vendere. La cifra minima per operare è di 30 PIP Pivot Point. E’ importante agire prima che il pullback si posizioni verso la linea pivot. Tenendo conto del movimento contrario invece, il quale evidenzia un possibile movimento ribassista, è consigliato investire. Questa azione è preceduta dal rimbalzo della candela rialzista. Sapere questo renderà molto più semplice investire con pivot borsa.

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