venerdì, Aprile 26, 2024
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Certificates: cosa sono, come funzionano, pro e contro

Le banche offrono delle opportunità di investimento di capitali piccoli, medi o grandi che vengono chiamati certificates. Ecco cosa sono questi titoli, come si comprendono e come vengono quotati nei mercati finanziari a seconda del loro principale obiettivo.

Certificati e derivati: certificates cosa sono?

I certificati d’investimento, che vengono chiamati con il loro nome inglese, sono derivati cartolarizzati. Si tratta di strumenti finanziari che basano il loro andamento sull’azione di una specifica azienda, su un paniere di strumenti come le azioni e i titoli o su un indice.

Generalmente sono emessi dalle banche . Se la banca che ha emesso i certificati fallisce, il rischio di perdere anche gli strumenti investiti aumenta. Tutti i certificates vengono scambiati e quotati sui mercati finanziari in modo da conoscere in tempo reale la loro quotazione, il loro andamento e è possibile anche scambiarli sul mercato secondario.

In linea generare i certificates come funzionano? È molto semplice. Possono essere di diverse tipologie e ciascuna di esse ha un preciso obiettivo. In primo luogo esistono i certificates a capitale protetto. Si tratta di strumenti che prevedono un rimborso predefinito alla scadenza del titolo. Ciò fatto salvo il fallimento dell’emittente.

Esistono poi i certificate a capitale parzialmente protetto. In questo caso il rimborso avviene solo se non si verifica una determinata condizione, l’evento barriera.

L’investitore può avere anche un rimborso inferiore rispetto al capitale investito.

Infine abbiamo sia il certificates a capitale non protetto che quello a leva. Il primo non fornisce nessuna garanzia di rimborso, mentre gli investitori utilizzano il secondo soltanto per attività di trading nel breve periodo.

Certificati azionari: quali sono gli scopi?

Questi prodotti di borsa hanno degli scopi ben precisi. Innanzitutto uno scopo è quello di protezione. Ci sono molti investitori che hanno bisogno di proteggere tutto o parte del capitale investito. Si tratta di una protezione ricevuta in cambio di un interesse.

I certificati finanziari garantiscono la protezione del capitale con l’acquisto di alcune singole opzioni. Un altro scopo è quello di garantire una rendita periodica. La maggior parte di questi strumenti infatti sono pensati per chi ha grossi capitali in modo da garantire delle rendite passive.

Inoltre, anche il rendimento è uno scopo dei certificate. In questi casi rientrano coloro che vogliono ottenere un rendimento dal loro investimento a scadenze temporali e non a lungo termine.

Altro scopo dei certificati è quello di produrre redditi diversi per compensare le minusvalenze che hanno altri strumenti finanziari.

Un buon investitore sa già che i certificati di investimento sono ad alto rischio, ma sa anche che solo questi investimenti ad alto rischio sono i migliori. Bisogna però, per ridurre questo rischio di perdite, affidarsi soltanto ad istituti bancari affidabili che emettono questi certificates. Non bisogna infatti fidarsi di qualsiasi ente che emetta questi rendimenti esponendo un patrimonio alto senza le dovute garanzie. I certificati quindi sono degli strumenti finanziari che possono essere vantaggiosi per gli investitori più esperti ma che potrebbero rappresentare un alto rischio di perdita per tutti coloro che si approcciano per la prima volta e non hanno le idee troppo chiare.

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