sabato, Aprile 27, 2024
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Quotazione petrolio e gas: storico, previsioni 2022

L’inizio della settimana ha fatto registrare una leggera flessione del costo dell’energia; nella giornata di ieri le quotazioni petrolio e gas hanno subito un lieve aggiustamento verso il basso col Wti in calo del 7% a quota 101 Dollari al barile, e il Brent a 105 (prezzo greggio).

In calo anche il gas: sulla piazza di Amsterdam la chiusura ha fatto registrare 114 euro al Mwh, in diminuzione del 12%; sostanzialmente in linea Londra, con -13%.

Lievi segnali incoraggianti, dovuti probabilmente alla notizia della possibile ripresa dei negoziati tra Ucraina e Russia, ma nessuno si fa illusioni; il timore è che in caso di stallo sul fronte del conflitto, si possa assistere ad un’ulteriore ripresa dell’aumento dei prezzi, dopo l’impennata vertiginosa della scorsa settimana.

A pesare nella corsa verso l’alto, inoltre, ci sono le incertezze sull’esito dei trattati di Vienna riguardo il possibile accordo con l’Iran sui programmi nucleari e sulle sanzioni imposte a Teheran.

Il wti aveva fatto segnare oltre 130 Dollari al barile mentre il brant aveva sfiorato quota 140.

Storico petrolio e gas naturale

Inizio di settimana positivo, dunque, e tutti gli indicatori fanno pensare ad una tendenza al ribasso nel breve periodo delle quotazioni petrolifere. Scendere sotto la soglia psicologica dei 100 Dollari al barile sarebbe un segnale importante dopo che il wti si era pericolosamente avvicinato al massimo storico del 2008, quando la quotazione del greggio texano superò quota 145 Dollari.

Anche il gas fa segnare, come dicevamo, una tendenza alla diminuzione, attestandosi verso i 111 euro per megawattora, in ribasso del 14% circa, tornando ai livelli di febbraio e allontanando lo spettro dei 345 euro toccati all’inizio di marzo.

La scorsa settimana, con i futures in netto rialzo e l’indice Stoxx 600 in ribasso dell’1,7% e tutte le borse europee col segno rosso (Milano -5,9%) l’andamento da far tremare i polsi agli operatori ed agli osservatori aveva allarmato ulteriormente i governi al punto da paventare concreti interventi nel breve tempo per assicurare un minimo di protezione alle industrie.

Previsioni prezzo petrolio e gas 2022

Difficile fare previsioni senza considerare i due elementi che pesano come macigni sulle quotazioni del greggio e del gas. Se tutti sperano in un accordo a breve tra Ucraina e Russia che ponga fine alle ostilità, non meno importante è l’esito degli accordi di Vienna.

Dal canto suo, l’Italia pensa ad intervenire con aiuti concreti e sostegni alle imprese e alle famiglie, in attesa di novità sul petrolio italiano (estrazione di gas e petrolio).

Draghi prepara già il decreto che dovrebbe frenare la folle corsa dei prezzi di carburanti e gas; si parla del taglio delle accise sulla benzina grazie al quale si otterrebbe un risparmio immediato del 10% circa. dunque).

Draghi e Cingolani, in realtà avevano puntato in prima battuta ad un tetto del costo delle importazioni per l’Europa a quota 80 euro Mwh ma a Bruxelles non hanno condiviso l’ottimismo, obiettando che ciò potrebbe spingere i produttori a tagliare l’offerta, circostanza che produrrebbe una catastrofe economica in questo momento. Più probabile un tetto fissato sui 100 euro, decisamente più sostenibile dati gli attuali prezzi che ballano tra i 110 e i 130 euro in pochi giorni.

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