Lo spread rappresenta un metro di valutazione del benessere economico di una nazione al quale, almeno come terminologia, ci siamo abituati già da qualche anno. Consapevoli che l’aumento dello spread rappresenti di per sé un elemento negativo per l’Italia, pochi sono coloro che ne hanno compreso appieno la valenza e la reale importanza economica. Cerchiamo quindi di capire cos’è il differenziale spread btp bund, perché viene utilizzato in finanza e come può aiutarci nella scelta di un investimento.
Spread btp Bund: cosa significa?
I btp rappresentano titoli di stato sottoscrivibili in Italia con una scadenza temporale medio-lunga che può arrivare sono a 30 anni. Il loro parallelo tedesco è il Bund. Ogni nazione possiede i suoi titoli e di conseguenza esistono molteplici spread europei. Anche l’ America ha i suoi titoli ed in quel caso vengono chiamati Treasure Note. In ambito italiano si definisce comunemente spread, però, il solo rapporto tra il nostro titolo di stato btp raffrontato a quello tedesco, notoriamente più solido e stabile a livello economico. Mettere a confronto titoli di Stato di due Paesi differenti serve in buona sostanza per valutare il debito di quella stessa nazione nei confronti degli investitori. Per acquistare titoli di Stato, infatti, un investitore cede della liquidità che lo Stato sfrutta immediatamente salvo restituirla, con i dovuti interessi, alla scadenza del termine previsto. Quando si valuta lo spread Bund btp si utilizza sempre come arco temporale di riferimento quello di dieci anni, una durata di investimento media che ci racconta il benessere economico di uno stato in maniera abbastanza fedele.
Come si calcola lo Spread?
Lo spread, che funziona anche un po’ come termometro politico della reale solidità dei vari mercati finanziari europei o internazionali, è quindi praticamente uno scarto percentuale tra due grandezze, determinate nel caso specifico dai titoli di Stato che i vari investitori hanno acquistato prestando letteralmente denaro allo Stato stesso. Per fare un esempio che renda più chiaramente l’idea, poniamo il caso che la quotazione spread Btp-bund si attesti a 3,60%. Cosa significa? Semplicemente che acquistare titoli di Stato in Italia è più rischioso che farlo in Germania poiché nel Belpaese ogni titolo acquistato dovrà essere pagato il 3,60% in più del suo analogo teutonico. Gli spread btp bund europei, come sappiamo, sono suscettibili di continue variazioni che possono influire sensibilmente sul mercato obbligazionario. È per questo motivo che in economia si preferisce parlare di questo rapporto btp bund in punti base piuttosto che percentuali. Ciò vale a dire che sull’esempio esposto sopra, uno spread del 3,60% equivale ad uno scarto di 360 punti base. In questo punto l’unità di riferimento non è pari ad un centesimo di punto percentuale e può esprimere in maniera chiara anche la più piccola variazione registrata.
E se lo spread sale?
Una volta compreso cosa sia concretamente lo spread, potrebbe sorgere un’ulteriore domanda: cosa accade realmente se questo valore sale? Nel caso dello spread Btp bund, un aumento di punti base si traduce in una maggiore percezione del rischio nell’investimento su titoli italiani, considerati non più onerosi e meno stabili nel medio-lungo termine. Si tratta di un’informazione importante in caso di investimento per comprendere appieno come gestire le proprie risorse finanziarie e come diversificare al meglio il proprio portafoglio in maniera oculata e proficua.
