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Codice tributo 3958, a cosa corrisponde?

Il codice tributo 3958 altri non è che il codice di identificazione della TASI. Più precisamente, la TASI è la tassa che i residenti di un dato comune si impegnano a saldare, al fine di godere di servizi indivisibili.

La popolazione di ogni centro abitato usufruisce, difatti, dei cosiddetti servizi indivisibili, ossia dell’illuminazione pubblica, della manutenzione delle strade o della vigilanza urbana.

Sia proprietari che locatari che gli individui che ne hanno accesso saranno tenuti ad erogare la somma atta a mantenere i loro diritti su un dato bene immobile.

La normativa prevista per la TASI

Vi possono essere diversi proprietari o affittuari dell’immobile, ognuno di loro ha l’obbligo di regolare il conto, versando una determinata quota a testa. Se uno fra i proprietari o locatari non riesce ad adempiere al proprio dovere, i restanti dovranno risarcire la percentuale mancante.

La normativa a cui fa riferimento la Tasi comprende l‘articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, numero 147 che stabilisce le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato e la legge del 28 dicembre 2015 che all’articolo 1, commi 10-28, apporta delle modifiche al testo sopracitato.

Il presupposto che permette di applicare la Tasi è il possesso o la detenzione di fabbricati o di aree su cui è consentita la costruzione. Restano quindi esclusi i terreni agricoli. A partire dal 1 gennaio 2016, sono state escluse anche tutte le abitazioni destinate alla funzione di prima casa.

Da non dimenticare che altre categorie di immobili sono esenti dal pagamento. Stiamo parlando degli immobili posseduti dallo Stato, dalle regioni, dalle province, dai comuni e dalle comunità montane. Gli immobili del servizio sanitario nazionale assieme ai fabbricati a uso culturale o a uso di un culto godono dello stesso vantaggio. Ancora, i fabbricati nelle categorie catastali da E1 a E9 sono dotati dello stesso privilegio.

Per concludere, gli edifici appartenenti ad organizzazioni straniere e fabbricati inagibili o inabitabili fanno parte, anch’essi, dell’elenco degli immobili esonerati dalla liquidazione.

Riduzione o annullamento del pagamento e calcolo del tributo

Il pagamento può essere ridotto o annullato in alcuni casi. Nel primo caso, se si tratta di abitazioni con un unico occupante; nella seconda ipotesi, se ci riferiamo ad alloggi usati poco o solo stagionalmente.

A seguire, all’interno della lista, ci sono le dimore utilizzate da soggetti residenti all’estero per più di 6 mesi e infine, i fabbricati rurali a destinazione abitativa.

Per quel che concerne i termini, il versamento dev’essere effettuato, annualmente, nelle date del 16 giugno e del 16 dicembre. La regolazione del pagamento è consentita anche in un’unica soluzione, entro il 16 giugno di ogni anno.

Il Tasi va rapportato alla quota e ai mesi di possesso del bene e segue gli stessi criteri dell’IMU, una quindicina di giorni equivalgono ad un mese.

Il denaro elargito da tutti coloro che detengono diritti su un immobile TASI è dato dal calcolo effettuato sulla base imponibile della rendita catastale delle costruzioni (rurali ed urbane).

La natura della legge Tasi è piuttosto incerta, dal momento che non è chiaro né è mai stato dichiarato se è un’imposta o una tassa.

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