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Chi è Paolo Calabresi presente nel cast di Boris 4? Vita privata, carriera, ruolo in Boris

Paolo Calabresi è noto soprattutto come attore ma nella sua carriera lo abbiamo apprezzato anche come conduttore radiofonico e televisivo oltre che per le sue doti di trasformista (famoso il suo travestimento al fine di spacciarsi per Nicholas Cage). È nato a Roma il 17 giugno del 1964.

Paolo Calabresi: vita privata e personalità

Paolo Calabresi è sposato dal 1994 con Fiamma Consorti, consulente artistica. La coppia ha avuto quattro figli: Arturo (calciatore professionista), Anna, Agostino ed Aurora. In un episodio di Boris il figlio Arturo figura in una piccolo ruolo proprio come figlio di Biascica, il personaggio interpretato da Paolo Calabresi, sovrapponendo così per una volta realtà e finzione. Talento eclettico nonostante l’apparente connotazione molto caratterizzata dovuta alla sua romanità che pure è tratto distintivo dichiarato e consapevole. La verve comica, sarcastica e irriverente, sono evidenti, come anche il curriculum da Iena televisiva attesta e dimostra. Ma ha dato prova, come attore, anche di essere intenso e credibile in ruoli drammatici. E per non farsi mancare niente è diventato anche scrittore. il suo primo libro, Tutti gli uomini che non sono, racconta alcuni dei momenti più divertenti della sua vita privata e della sua carriera, iniziata quasi per gioco e per caso quando si è mascherato da Nicholas Cage, sfruttando la naturale somiglianza, per tentare di ottenere dei vantaggi. La cosa è riuscita molta bene tanto che da lì la sua carriera è decollata.

Paolo Calabresi: carriera

Da sempre con una grande passione per la recitazione, si diploma alla Scuola di Teatro diretta da Giorgio Strehler, con cui inizia la carriera a teatro. Interpreta, tra gli altri, Euripide, Shakespeare, Moliere e Pirandello. In Tv esordisce nel 1995 nel cast del film Moses. L’anno della svolta nella carriera, a livello di notorietà, il 2000. Anno particolare e significativo in cui tra l’altro muoiono i genitori e il maestro Strehler. Questo l’aneddoto. Paolo aveva il forte desiderio di assistere alla partita della Roma a San Siro contro il Milan ma non aveva i biglietti. Decide allora di sfruttare una caratteristica naturale e cioè la somiglianza con l’attore americano Nicholas Cage, per ottenere i favori che sicuramente al divo hollywoodiano non sarebbero stati negati. Inganno ed escamotage riuscito. A tal punto che anche la stampa e le televisioni riportano la presenza dell’attore allo stadio. Non Paolo ma Nicholas. Altrettanto riuscito ma con conseguenze che potevano essere più gravi il successivo inganno con un altro personaggio famoso per cui è riuscito a spacciarsi. Questo volta si tratta del tentativo di uno scherzo vero e proprio e il travestimento è quello di Marylin Manson con cui l’attore romano è riuscito a farsi accogliere da Mediaset e convincere a comprare degli spazi pubblicitari. Smascherato ha rischiato la denuncia. Dopo queste performances riuscite viene notato e ingaggiato dalle Iene nell’edizione 2008. Decolla anche la sua carriera come attore in serie tv di successo come RIS – Delitti Imperfetti, Distretto di polizia, La squadra, L’ispettore Coliandro e film come Don Bosco, Padre Pio e Smetto quando voglio. Oltre ovviamente al ruolo in Boris.

Paolo Calabresi: ruolo in Boris

Paolo Calabresi nella serie tv Boris giunta alla quarta stagione, con le prime tre realizzate dal 2007 al 2010, interpreta il ruolo di Augusto Biascica, il capo elettricista. Il suo compito è quello di gestire le luci in funzione delle esigenze e ordini di Duccio, il direttore della fotografia, che in realtà il più delle volte si limita a smarmellare la luce, ossia aprendo al massimo l’otturatore dei fari. Il personaggio di Biascica è sboccato e volgare. Si esprime principalmente in dialetto romano, lingua che utilizza per assumere atteggiamenti molesti e minacciosi soprattutto nei confronti dei due stagisti: Alessandro e Lorenzo (di cui all’inizio non si sforza neanche di ricordare il nome). Quando prova a parlare in maniera compita in italiano inventa termini complicati che non esistono (ad esempio estroiettare come improbabile contrario di introiettare. È un frequente bestemmiatore per cui troverà ingiusta la regola imposta sul set da un certo momento in poi (nella seconda stagione) di non poter più imprecare previa una multa. Allora lui pagherà in anticipo delle ammende per avere facoltà di farlo, come fosse un bonus da giocarsi. Avrà anche problemi di vertigini a cui cercarà di porre rimedio con delle sedute da una psicologa, ipotizzando dei traumi infantili. Si scoprirà come le vertigini siano invece uno strano effetto collaterale derivante dallo stress per il mancato pagamento di alcuni straordinari sul set della serie Libeccio.

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