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Cambio Franco Svizzero Euro, storico, previsione 2022

Il Franco è la moneta ufficiale della Svizzera, ma viene scambiato anche in Liechtenstein e a Campione d’Italia.

In termini di riserve si posiziona al quinto posto dietro dollaro, euro, sterlina e yen, mentre è al sesto posto tra le valute più trattate a livello mondiale dietro dollaro, euro, yen, sterlina e dollaro australiano.

Attualmente il franco (CHF) ha raggiunto la parità con l’euro (al momento in cui scriviamo ha una quotazione eur chf di 0,96 euro) da quando la Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha annunciato abbandonato il tasso minimo. Era dal 2015 che non si assisteva ad un Franco così apprezzato sul mercato (e in particolare sul cambio euro franco svizzero).

Al di là della forza della divisa, c’è da considerare che sul tasso di cambio pesano molto le incertezze e i timori legati al conflitto in atto tra Ucraina e Russia; al momento gli investitori tendono, infatti, a rivolgere la loro attenzione verso beni rifugio come l’oro e divise stabili come dollaro, yen e, appunto, il franco come contromisura per gli evidenti rischi di svalutazione.

Storico cambio euro franco

Quella del Franco sull’euro è, ad ogni modo, una scalata in atto già da qualche anno; la moneta europea unica, infatti, ha cominciato a deprezzarsi nei riguardi delle monete più scambiate probabilmente a causa delle difficoltà dell’economia mondiale e le stime di crescita che generano sempre più pessimismo.

Se il prezzo delle materie prime continuerà a crescere è plausibile attendersi delle prospettive ancor più negative sulla divisa europea (al cambio franco euro) ed è probabile che la BCE sarà costretta ad intervenire per arrestare l’inflazione, al momento attestata attorno al 5,8%, ma a detta degli operatori destinata a crescere ulteriormente.

Previsione cambio chf euro 2022

Il super Franco di questi giorni preoccupa, e non poco, operatori ed osservatori svizzeri.

Il Paese attraversa un buon momento dal punto di vista economico con un tasso di disoccupazione ai minimi storici nonostante una certa tendenza al rialzo dei prezzi al consumo. In una situazione simile il rischio legato ad un perdurare apprezzamento della moneta rispetto all’euro è quello di squilibri strutturali che comportino conseguenze negative in termini di esportazioni.

Inquietano, dunque, le conseguenze sull’export (del cambio franco svizzero euro) ma anche sul turismo, altro settore importante per l’economia della Confederazione Elvetica; se da un lato la moneta forte produce fiducia e stabilità, dall’altro alcuni settori, tra cui proprio quello della ricezione, potrebbero risentirne e segnare paradossalmente il passo sul fronte occupazione.

Un dilemma, quello legato alla super divisa nazionale, che attanaglierà la Banca Nazionale Svizzera nei prossimi mesi. Al momento si non hanno indizi sulla strategia che le istituzioni intendono adottare per rallentare la crescita della propria moneta. La deflazione e le sue conseguenze imporranno certamente correttivi ma sarebbe un azzardo fare previsioni.

Resta, ad ogni modo, molto probabile che nei mesi a venire si decida di intervenire ma è indubbio che l’andamento futuro della divisa elvetica resti legato alla situazione geopolitica attuale, in particolare all’esito del conflitto in Ucraina e alla crisi economica del comparto energetico: se continuerà la corsa ai beni rifugio allora la BNS sarà sicuramente chiamata a prendere provvedimenti.

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