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Agente monomandatario, cos’è? Quanto guadagna? Quali sono le provvigioni del 2022?

Per agente monomandatario intendiamo una figura professionale impegnata con una sola ditta in una determinata area territoriale. Si distingue dall’agente plurimandatario in quanto se quest’ultimo può impegnarsi con più aziende il primo è vincolato a intrattenere rapporti solo con una. Un’altra differenza che vi è tra i due rappresentanti di commercio è anche di natura previdenziale.

L’agente monomandatario ha infatti diritto ad un trattamento previdenziale definito attraverso il Fondo Integrativo Rappresentanti, gestito dalla Fondazione Enasarco, ente nazionale dedicato alla professione degli agenti di commercio diventato fondazione (quindi sogetto di diritto privato) il 27 novembre 1996.

Agente monomandatario: cosa fa?

L’agente monomandatario è un agente commerciale la cui attività inizia una volta completata l’iscrizione come agente di commercio. E’ una figura professionale, dotata di partita Iva, impegnata in una zona specifica nella quale opera per presentare i prodotti dell’azienda per cui lavora. Ha un ruolo molto importante che negli anni ha superato quello del semplice rappresentante di commercio. Il Codice Civile è molto chiaro quando parla di queste tipologie di ruoli aziendali in quanto il loro lavoro è stabilito da un contratto stipulato tra le parti e definito come esclusivo; ciò significa che in una medesima area non possono esserci più agenti monomandatari che si occupano della stessa azienda.

La sua principale mansione, scaturita dal suo contratto di agente di commercio, è quella di rappresentare la rete di vendita della ditta per cui lavora. Estende dunque l’interesse attorno ad uno specifico prodotto e lo pubblicizza in tutto e per tutto. Insomma, da buon agente di vendita conosce tutte le tecniche del mestiere riguardanti ad esempio il rapporto con i clienti o il marketing pubblicitario.

Agente monomandatario: quanto guadagna in media annualmente?

Un agente monomandatario guadagna a seconda dell’azienda per cui lavora. Più è fruttuosa la sua attività di vendita, più è alto il suo stipendio. Dal punto di vista della legge, e del contratto da agente di commercio che regola il suo lavoro, non ha diritto ad un compenso fisso; o comunque stabilito con il proprio datore di lavoro. In media lo stipendio di questo rappresentante commerciale si aggira attorno ai 64.000 euro annui (parliamo quindi di più di 5000 euro al mese); ma come detto tutto dipende dalle abilità commerciali del professionista.

Agente monomandatario: cos’è il contratto Enasarco?

Il contratto Enasarco (Ente nazionale di assistenza per gli agenti e rappresentanti di commercio, costituitosi la prima volta nel 1938) è una particolare formula contrattuale dedicata agli agenti di commercio, o agenti monomandatari, che durante la loro carriera decidono di iscriversi alla Fondazione Enasarco.

Provvigione agente di commercio fissate per il 2022

La provvigione di un agente di commercio prevista nel 2022 è definita dalla Fondazione Enasarco, ente che come detto svolge un servizio pubblico di natura previdenziale. Quest’anno l’agente applicherà alla fattura una aliquota del 8,5%, e stando a quanto riporta il sito agentitreviso.com questa aliquota rimarrà tale purchè l’agente non abbia raggiunto i massimali previsti per il 2021( 25.682 € per i plurimandatari 38.523 € per i monomandatari).

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