L’Imu o imposta sulla proprietà di immobili deve essere pagata ogni anno entro i termini previsti attraverso il modulo F24 con versamento all’Agenzia dell’Entrate. Questa è una tassa patrimoniale in quanto è correlata alla ricchezza di cui si è proprietari e in modo del tutto svincolato dal fatto che tale immobile produca o meno reddito.
In riferimento a questa tassa si parla anche del codice tributo 3925 che dove essere confuso con il codice tributo 3918, il codice 3918, il codice tributo 3914 o con il codice 3961. Cerchiamo di capire meglio come funziona il sistema dei codici tributi e come funziona il codice 3925.
Codici tributi imu e codice tributo 3925: cosa sono
Il codice 3925 corrisponde alla tributo da pagare su immobili appartenenti al gruppo catastale D. Nello specifico si deve versare:
- la quota stato: parte che va allo stato = codice tributo 3925
- la quota comune: parte che va al comune = codice tributo 3930
Di conseguenza nello specifico modulo f24 che deve essere compilato per pagare l’imu le due somme devono essere indicate separatamente e in corrispondenza del relativo codice tributi.
Si ricorda poi che i codici tributo per l’imu, come quelli della tasi, si differenziano a seconda dei casi specifici:
- se si procede al pagamento dell’acconto del saldo dell’imu per una seconda casa, si deve utilizzare il codice tributo 3918;
- se si procede al pagamento dell’imu su uno o più terrenti nel modello f24 deve essere indicato il codice 3914;
- se si procede al pagamento dell’imposta per i fabbricati appartenenti alla categoria catastale identificata con lettera “D” si deve utilizzare il codice 3925.
- se si procede invece al pagamento dell’imu per l’abitazione principale e relative pertinenze il codice è il 3912.
Codici imu: calcolo e scadenze
Spesso ci si chiede “codice tributo 3918 cos’è?”, si incontrano sigle e voci come codice tributo tasi, codice tributo 3912, codice tributo 3916, codice tributo 3930, tributo 3961, motivo per cui è bene precisare ancora una volta che il codice tributo imu 3925 è un’altra cosa. Per calcolare correttamente bisogna verificare l’ammontare dell’aliquota applicata nel comune di riferimento, a quanto ammonta la somma da versare allo stato e quella da destinare al comune così da individuare fin da subito i due codici.
Dopo aver individuato la rendita dal catasto e l’aliquota dell’imu si procede col calcolo. L’imposta va pagata in due tranche specifiche: la prima è l’acconto, corrispondente alla metà della tassa da pagare e va versata entro il giorno 16 di giugno; la seconda è il saldo, corrispondete all’altra metà, che deve esser pagata entro il sedici di dicembre. L’anno di riferimento è ovviamente l’anno per cui si sta pagando l’imposta e si dovrà barrare la casella “acc” in corrispondenza del pagamento dell’acconto o la casella “saldo” al momento del pagamento della seconda tranche.
Siamo certi che ora non farete più nessuna confusione e non vi spaventerete nel trovarvi davanti il codice tributo 3925, il 3918 codice tributo, cod 3918, agenzia delle entrate codici tributo, codice 3914 o altri numeri di questo tipo.
