mercoledì, Aprile 24, 2024
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Svezzamento neonato, a quanti mesi? Tutte le info

Per molte donne la fase più bella e felice della propria vita comincia quando diventano mamme. Quei chili che, inevitabilmente, si mettono su sono molto probabilmente quelli che si amano in ogni istante e per ogni centimetro. Sono tanti gli interrogativi sull’essere genitori, se si riuscirà a fare del proprio meglio e se questo al bambino o alla bambina basterà. Un altro quesito importante, soprattutto per chi diventa genitore per la prima volta, riguarda lo svezzamento. Quando iniziare lo svezzamento? Esiste uno schema svezzamento?

Come svezzare un neonato

Innanzitutto, vediamo cosa significa svezzare. I neonati assumono solo latte per le prime settimane. I medici e le nostre nonne ci dicono ogni quanto mangia un neonato, generalmente ogni tre ore per poi incrementare i grammi man mano. Arriva un momento in cui il latte non basterà più al neonato e bisognerà passare alle pappe per neonati e ai cibi per neonati. Se parlassimo in termini scientifici, diremo che si verifica un passaggio dallo stato liquido a quello solido. Ma precisamente quando inizia lo svezzamento? Secondo l‘OMS svezzamento inizia con un neonato 6 mesi, senza ancora escludere il latte della madre. Oltre allo svezzamento 6 mesi, si può verificare uno svezzamento 5 mesi o uno svezzamento 4 mesi? Sì, in quanto deve essere sempre uno svezzamento naturale senza pressioni per il piccolo. Per questo la tabella svezzamento deve essere sciolta.

Come iniziare lo svezzamento? Solitamente, lo svezzamento neonati avviene da principio con la frutta neonato, poi l’alimentazione neonato prevede delle creme fino ad arrivare ai famosi omogeneizzati a base di pesce e di carne che vanno alternati. In ogni caso, sarà il medico pediatra a consigliare le tabelle svezzamento neonati e le pappe svezzamento ideali. Ad esempio, le ricette svezzamento 6 mesi prevedono frutta a base di pesche, creme con spinaci e altre verdure, semolino e altri cereali, formaggi con pochi grassi e, talvolta, un po’ d’olio.

A piccoli passi, si introduce tutto ovvero la carne, il pesce, gli altri formaggi e la pasta in formato piccolo fino ad arrivare all’alimentazione bimbo 1 anno con miele, melanzane, altre verdure, pasta più grande, carne di maiale, uova, piselli o lenticchie.

Ovviamente, si arriverà a diminuire le dosi di cibo giornaliere, ma non l’apporto dei nutrienti. Alla fine, come un adulto, arriverà a 5 pasti al giorno dove la prima e l’ultima prevedono il latte. Ancora, tutti questi cibi menzionati come le verdure e gli ortaggi, il riso e i cereali devono essere passati.

Alcuni parlano di svezzamento da sé, cioè quello che il bambino attua da solo assaggiando man mano ciò che consumano i genitori a pranzo e a cena. L’idea non è male, ma necessita dell’attenzione dei genitori verso il proprio regime alimentare. Tuttavia, ci sono cibi sconsigliati quali sale in eccesso, burro, la frittura e le bevande alcoliche o con caffeina, le noccioline e il latte che consumiamo noi adulti abitualmente. Per lui, meglio aspettare! Sicuramente, è meglio evitare per un po’ spaghetti, a meno che non vengano spezzati precedentemente, il grasso del prosciutto e tutto ciò con cui può affogarsi.

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